Pronomi personali e possessivi: come dirli in cinese?
Prima di capire come costruire le frasi in cinese, è fondamentale sapere come scrivere e pronunciare le parti che le compongono. In questo articolo iniziamo a vedere quali sono i pronomi personali e possessivi.

Quando leggiamo o sentiamo una frase, la prima cosa che ci interessa capire è a chi è rivolta. Certo, in italiano ci basta sentire come è stato coniugato il verbo, ma in altre lingue, come l’inglese o il cinese, prima di tutto bisogna riconoscere i pronomi personali.

Questi, a mio parere, sono più semplici da imparare rispetto ad altre lingue. Inoltre, come vedrete più avanti, potrete imparare anche i pronomi possessivi senza alcuna difficoltà.

Come sempre vi ricordo che per leggere e pronunciare correttamente le parole cinesi dovete conoscere il pinyin e i toni.

Se invece volete cimentarvi nella scrittura dei caratteri, dovete conoscere i tratti che li compongono e l’ordine con cui vengono scritti.


Pronomi personali

I pronomi personali sono pressoché identici in tutte le lingue, con differenze minime l’una dall’altra. Il cinese non fa eccezione. Vediamoli!


  • Io: 我 (wǒ)

Si tratta di un composto logico formato da una mano 手 che tiene una lancia 戈. Questa immagine, nella tradizione, era vista infatti come un’affermazione della propria personalità.

Attenzione a non confondere il carattere  con l’altrettanto comune 找 (zhǎo, cercare). Le differenze sono visibili, ma a prima vista potrebbe trarvi in inganno.


  • Tu: 你 (nǐ), 您 (nín)

Molte lingue hanno un pronome utilizzato in forma di cortesia e rispetto. In Italia ad esempio si dà del “lei” (ed in passato del “voi”), in Francia si usa “vous” e in Germania “Sie“.  è l’equivalente di tutte queste forme. A differenza nostra, viene utilizzato anche in ambito familiare con i parenti più anziani. Per rivolgerci ad amici e coetanei, invece, possiamo dare tranquillante del “tu” usando .

Se osservate bene i due caratteri, la differenza tra 你 e 您 è data dal radicale 心 (cuore), aggiunto per sottolineare la forma rispettosa del carattere.


  • Lui, lei, esso/a: 他 (tā), 她 (tā), 它 (tā)

Non è un errore, la terza persona singolare, che si riferisca ad un uomo, una donna o un animale/cosa, si pronuncia sempre tā. La sola differenza è dunque percettibile solo nella lingua scritta.

Se (esso, l’equivalente dell’inglese “it”) è facilmente distinguibile, la sola differenza tra (lui) e (lei) è data dai radicali ⺅(uomo) e 女 (donna).


Vi state chiedendo per quale motivo trovo che i pronomi personali cinesi siano più semplici da imparare rispetto alle altre lingue? Perché per formare il plurale è sufficiente aggiungere la particella (men).

  •   Noi: 我们 (wǒmen), 咱们 (zánmen)

Come vedete, i cinesi hanno due modi per dire “noi”. Tuttavia, sebbene possano sembrare sinonimi, hanno due accezioni diverse, per cui bisogna usarli con attenzione.

我们 è l’equivalente esatto del nostro “noi”, nel senso che indica la prima persona plurale senza alcuna eccezione. Se non volete complicarvi troppo la vita potete usare solo questo.

咱们, invece, non può essere utilizzato indistintamente. Questo pronome fa riferimento a “noi” solo se si riferisce alle persone che stanno parlando tra di loro.

Ad esempio:

immaginate che A e B studino il cinese, mentre C no.

Se A si rivolge a B può dire tranquillamente:

咱们学习汉语 (zánmen xuéxí hànyǔ, noi [A e B] studiamo il cinese);

Se invece A si rivolge a C per dirgli che sta studiando con B, la frase diventerà:

我们学习汉语 (wǒmen xuéxí hànyǔ, noi [A e B] studiamo il cinese).


  • Voi: 你们 (nǐmen)

Per quanto riguarda il “voi” bisogna fare una precisazione importante. Diversamente dagli altri pronomi, la forma di cortesia  non ha una forma plurale, ma esiste solo al singolare.


  • Essi/e: 他们 (tāmen), 她们 (tāmen), 它们 (tāmen)

Questi hanno la stessa funzione delle forme al singolare, nel senso che fanno riferimento rispettivamente a uomini (他们), donne (她们) ed animali/cose (它们). La sola differenza è che quando “loro” sono sia uomini che donne, si utilizza 他们.


Ricapitolando, i pronomi personali sono:

io: 我 (wǒ);
tu, (Lei): 你 (nǐ),您 (nín);
lui, lei, esso/a: 他 (tā),她 (tā),它 (tā);
noi: 我们 (wǒmen),咱们 (zánmen);
voi: 你们 (nǐmen);
essi/e: 他们 (tāmen),她们 (tāmen),它们 (tāmen).


Pronomi e aggettivi possessivi

Ora che sapete quali sono i pronomi personali, potete imparare quelli possessivi (e relativi aggettivi) senza alcuna difficoltà. Vi basta aggiungere la particella (de), il carattere che indica il possesso. Come in inglese, non c’è alcuna differenza di genere oltre che di numero. Vi ricordo inoltre che gli articoli non esistono in cinese, per cui non dovete preoccuparvi di metterne.

Pronomi e aggettivi possessivi:

  • mio: 我的 (wǒde);
  • tuo, (Suo): 你的 (nǐde),您的 (nínde);
  • suo/a: 他的 (tāde),她的 (tāde),它的 (tāde);
  • nostro: 我们的 (wǒmende),咱们的 (zánmende);
  • vostro: 你们的 (nǐmende);
  • loro: 他们的 (tāmende),她们的 (tāmende),它们的 (tāmende).

Ad esempio:

  • 我的书 (wǒde shū, il mio libro);
  • 这是我的 (zhè shì wǒde, è il mio).

Quando la relazione di appartenenza è palese, la particella 的 può essere omessa. Il caso tipico è quello delle relazioni familiari, per cui potete dire tranquillamente 我妈妈 (wǒ māma, la mia mamma) anziché 我的妈妈 (wǒde māma).


E voi cosa ne pensate, i pronomi cinesi sono più semplici o più difficili rispetto alle altre lingue? In ogni caso, vi do appuntamento al prossimo articolo!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it